1. Un estratto di un libro di lettura della scuola fascista:
2. Il giuramento degli insegnanti in epoca fascista:
"Giuro che sarò fedele al Re ed ai suoi Reali successori; che osserverò lealmente lo Statuto e le altre leggi dello Stato; che non appartengo e non apparterrò ad associazioni o partiti;- che adempirò ai doveri stessi con diligenza e con zelo, ispirando la mia azione al fine di educare i fanciulli affidatimi al della Patria ed all'ossequio alle istituzioni dello Stato"
3. Alcune testimonianze di ex alunni dell'epoca fascista:
4. Uno scambio di comunicazioni tra un preside e i suoi insegnanti dopo l'emanazioni delle leggi razziali in Italia:
Entro
il 5 dicembre riferitemi entro quali limiti vi proponete di svolgere
nelle rispettive classi la trattazione del problema razziale.
Rammento che la circolare ministeriale si esprima a tale proposito
come segue: “il problema razziale, principio basilare della
politica del Duce, si propone lo scopo precipuo di conservare integre
nel nostro popolo le qualità ereditate attraverso la sua storia,
millenaria e di potenziare a un tempo le forza fisiche e morali. È
naturale che il movimento razzista, messo dal Duce all’ordine del
giorno della Nazione per integrare quel processo unitario che
manterrà il popolo italiano uno di lingua, di religione, di mente,
debba non solo essere diffuso nella scuola, ma nella scuola stessa
trovare il suo organo più sensibile ed efficace. [...]”.
29 novembre 1938
Il Preside
29 novembre 1938
Il Preside
Prof.A.A.Micheli, Lettere italiane e storia
In risposta al quesito di tema razziale mi è gradito informarvi che nel mio insegnamento dell’italiano [...] ebbi sempre cura e sempre l’avrò di mettere nella dovuta luce a ogni occasione che viene porta dallo svolgimento del programma la netta superiorità della gente italica, romana e cristiana sulle altre stirpi e le altre fedi. La civiltà [...] non può, né deve abbassarsi a contaminazioni e incroci, a imbastardimenti e a tolleranze etniche e spirituali, scientifiche e colturali che sarebbero tradimento e falsificazione di se stessa. [...]
Prof.L.Sobrero, Scienze naturali e geografia
[...] mi propongo di illustrare soprattutto gli argomenti seguenti:concetto di razza sotto l’aspetto antropologico, biologico e psichico; grande razze umane e loro differenze razziali [...]; nobiltà razziale del popolo italiano e suo giusto orgoglio di razza, la cui purezza va gelosamente difesa contro ibridismi e contaminazioni da parte di elementi razziali inferiori.
5. Una lettera di un alunno di origini ebraiche al duce:
Roma,
16-9-1938
Duce!
È un Vostro Balilla Moschettiere, che viene oggi da Voi per pregare per se stesso, per i propri genitori e per la sorella. Sono un fervido Balilla con croce al merito, capo squadra, moschettiere del Duce e mi chiamo Volfango Giorgio Gruen, ho 11 anni ed appartengo alla 28° Legione del Centurione Volpi. Ho partecipato al campeggio nelle vacanze e voglio adesso cominciare la IIa Ginnasio al Regio Ginnasio-Liceo Umberto I. Sono disperato, perché dobbiamo andare via dall’Italia, essendo noi tedeschi cattolici, ma di origine israelita. Siamo da 5 anni a Roma ed abbiamo fatto la domanda di cittadinanza Italiana. Mio papà è fascista come me e la mia famiglia ama come me Voi e l’Italia.
Duce! Io, per tutta la mia vita voglio servire l’Italia con tutte le mie forze, Vi prego col cuore di un Balilla, lasciateci rimanere a Roma. Papà manda pure i suoi documenti, cosicché vedete che non siamo cattiva gente, e lasciateci rimanere.
Un saluto Fascista
Volfango Giorgio Gruen
Moschettiere della 28° Legione
Duce!
È un Vostro Balilla Moschettiere, che viene oggi da Voi per pregare per se stesso, per i propri genitori e per la sorella. Sono un fervido Balilla con croce al merito, capo squadra, moschettiere del Duce e mi chiamo Volfango Giorgio Gruen, ho 11 anni ed appartengo alla 28° Legione del Centurione Volpi. Ho partecipato al campeggio nelle vacanze e voglio adesso cominciare la IIa Ginnasio al Regio Ginnasio-Liceo Umberto I. Sono disperato, perché dobbiamo andare via dall’Italia, essendo noi tedeschi cattolici, ma di origine israelita. Siamo da 5 anni a Roma ed abbiamo fatto la domanda di cittadinanza Italiana. Mio papà è fascista come me e la mia famiglia ama come me Voi e l’Italia.
Duce! Io, per tutta la mia vita voglio servire l’Italia con tutte le mie forze, Vi prego col cuore di un Balilla, lasciateci rimanere a Roma. Papà manda pure i suoi documenti, cosicché vedete che non siamo cattiva gente, e lasciateci rimanere.
Un saluto Fascista
Volfango Giorgio Gruen
Moschettiere della 28° Legione
6. La scuola secondo i principi della Costituzione della Repubblica Italiana:
Articolo
33
L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. [...]
L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. [...]
Articolo
34
La scuola è aperta a tutti.
L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.
____________________________
Clicca qui per compilare un breve modulo relativo ai materiali presentati.
La scuola è aperta a tutti.
L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.
____________________________
Clicca qui per compilare un breve modulo relativo ai materiali presentati.