mercoledì 11 dicembre 2019

Classe ID - L'aggettivo

Un testo senza aggettivi:

L'aula
Entrati da via Carducci all’interno della scuola Garbin, l’aula si raggiunge dopo una rampa di scale svoltando a sinistra; è lungo il corridoio, da cui è divisa tramite una porta. Ha la forma di un parallelepipedo e si trovano all'interno una cattedra e dei banchi, davanti a cui sono seduti degli alunni. Uno dei muri, all’opposto dell’entrata, è occupato da finestre con delle tende.

Versione neutra:
Entrati da via Carducci, chiusa al traffico, all’interno della scuola media Garbin, la nostra aula si raggiunge dopo una rampa di scale svoltando a sinistra; è lungo il corridoio, da cui è divisa tramite una porta marrone chiaro. Misura all'incirca otto metri per sei e si trovano al suo interno una cattedra e ventiquattro banchi, davanti a cui sono seduti ventitrè alunni. Uno dei quattro muri marrone-bianco, all’opposto dell’entrata, è occupato da tre finestre con rispettive tende.

Versione "allegra":
Entrati da via Carducci all’interno della prestigiosa scuola media Garbin, la luminosa aula si raggiunge dopo una rampa di scale, di marmo pregiato, svoltando a sinistra; è lungo uno slanciato corridoio, da cui è divisa tramite un'elegante porta. E' spaziosa e accogliente e si trovano all'interno un'ampia cattedra e dei solidi banchi, davanti a cui sono seduti dei promettenti ed entusiasti alunni. Uno dei muri, di un allegro color bianco-marrone, all’opposto dell’entrata, è occupato da eleganti finestre con delle tende di un tenue color paglierino.

Versione "inquietante":
Entrati dalla turbolenta via Carducci all’interno della decadente scuola media Garbin, la lugubre aula si raggiunge dopo una buia rampa di scale svoltando a sinistra; è lungo un interminabile e cupo corridoio, da cui è divisa tramite una vecchia porta malmessa. Misura otto dolorosi per sei estenuanti metri e si trovano all'interno una inquietante cattedra e ventiquattro malconci banchi, davanti a cui sono seduti ventritrè alunni sofferenti, spenti e rassegnati. Uno dei tristissimi muri marrone-bianco, all’opposto dell’entrata, è occupato da tre angoscianti finestre con tende giallo cadaverico.